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Il Mito dei Veneti dalle origini a noi
Il primo dei libri scritti da Bepin Segato, e probabilmente il più istruttivo da un punto di vista storiografico. E’ la Cronostoria del Popolo Veneto, o per meglio dire, del “Mito” portato da un Popolo “gens universa Veneti apellati“. E’ stato il lavoro che ha fatto conoscere Segato in giro per il Veneto Centrale, fin dagli anni 90. Per molti cultori venetisti il “Mito dei Veneti” rimane un testo “cult” che ha stimolato l’interesse verso la Storiografia Veneta dell’800 e del secolo passato.
Per chi fosse interesato, l’associazione dispone ancora di qualche copia.
I triangoli di Dio. Ideati da menti geniali per una pianura perfetta e precisa in modo inimmaginabile.
Graticolati, Kardi e Decumani, ma soprattutto Superurbanistica Paleoveneta. Nella pianura Veneta l’ubicazione delle città più antiche si dispone su punti che appartengono a schemi complessi, formando i vertici di scacchiere e triangoli grandi quanto una provincia e pensate da “menti geniali” con precisione Veneta. I calcoli sui resti ancor oggi visibili di ampi tratti dei graticolati d’epoca classica e precedente permettono di avanzare ipotesi ardite sui piani di fondazione delle antiche città del Veneto.
Io credo
Un instant book dove Bepin ha raccolto gli appunti registrati giorno per giorno durante la sua seconda prigionia in carcere.
Uno sconfitto di successo
Altro instant book ormai esaurito, resoconto autobiografico sulla seconda carcerazione di Segato.
Lettere allo zio Tito Livio
Una curiosa “Storia de Veneti” interpreta nella f orma di un rapporto epistolare con lo storico latino nativo di Padova, e fiero delle sue origini.
Capodanno Veneto, 1° marzo
Una chiara e sintetica illustrazione di cosa sia stato nella storia il Capodanno Veneto. All’epoca in cui Venezia si svincola dall’orbita Bizantina diventando una realtà politica autonoma sorge la consapevolezza del valore politico che possiede l’ordinamento del ciclo del tempo con i suoi calendari. I Veneziani, unici in Europa, intorno al Mille iniziano a datare autonomamente gli anni al 1° Marzo, continuando un’antica tradizione folk europea che si perde nella notte dei tempi. Il testo è stampanto alla foggia “giapponese”
Un’alba ineluttabile.
Lettere dal carcere di uno studioso e militante della Causa Indipendentista veneta
Le lettere dal Carcere spedite dallo studioso padovano agli amici. Testimonianze confidenziali che “l’Ambasciatore Veneto” ha lasciato sulla sua vita di galera, sui rapporti con gli altri detenuti, sulle speranze e le disillusioni giudiziarie di un prigioniero politico che gli altri carcerati chiamavano “il Mandela Bianco“. Ma all’interno di queste pagine “riservate” troviamo anche interessantissimi giudizi sui protagonisti della scena politca dell’epoca (2000/2001), sui serenissimi, sul partito che lo ha candidato al Senato da “prigioniero della causa veneta” sfiorando l’elezione per pochi voti, su quegli strani personaggi del mondo “venetista” che ne hanno causato il terzo imprigionamento. Per chi fosse interessato, l’associazione dispone ancora di qualche copia.